Siamo una forza della natura

di Telmo Pievani

Ci vuole una certa presunzione per battezzare un’intera fase geologica con il proprio nome, eppure è così. La specie umana è diventata un rullo geologico globale, in grado di alterare sottosuolo, superficie e atmosfera terrestri. Solo i batteri erano riusciti a fare tanto, ma in due miliardi di anni! 

Così, gli scienziati del futuro studieranno i nostri sedimenti e noteranno una discontinuità: gas serra in concentrazioni abnormi; fiumi deviati; montagne scavate; enormi quantità di ossa di polli, bovini e suini; deforestazione selvaggia; scorie radioattive; metalli pesanti; plastiche in ogni dove. “Ecco, qui è passata la specie Homo sedicente sapiens”, diranno. 

L’idea era venuta a un italiano, anche stavolta, l’abate geologo Antonio Stoppani, nell’Ottocento. Venne ripresa vent’anni fa, quasi per scherzo, dal Nobel per la Chimica Paul Crutzen (scomparso recentemente) e da Eugene Stoermer. Li hanno presi sul serio. 

Si sentiva il bisogno di dare un nome alla nostra fase geologica: un inventivo e loquace mammifero africano è diventato una superpotenza evolutiva, con tutti i rischi che ne conseguono, per sé e per tutti gli altri.

Il termine Antropocene, letteralmente “epoca recente dominata dall’umanità”, è entrato nell’immaginario ma non ancora nella nomenclatura scientifica solo perché gli esperti non si accordano su quando farlo cominciare. Qualcuno pensa che l’Antropocene sia iniziato decine di migliaia di anni fa, quando i cacciatori raccoglitori umani si misero a migrare in tutto il mondo e dove passavano loro gli ecosistemi cambiavano. Di sicuro, quando al termine dell’ultima glaciazione, dodici millenni fa, gli esseri umani impararono ad addomesticare le piante e gli animali, il mondo cambiò per sempre. 

Siccome però per far nascere una nuova epoca geologica serva un punto preciso, un “chiodo d’oro”, gli scienziati forse fisseranno per comodità la data di inizio dell’Antropocene nel 1945. Il fall-out radioattivo delle due bombe nucleari sganciate sul Giappone e dei più di 500 test nucleari è infatti un marcatore perfetto, indelebile e terribile. 

Ma l’Antropocene è una vecchia storia, che affonda le radici nella nostra evoluzione. Siamo una forza della natura, nel bene e nel male.

Published On: Marzo 19, 2021Categories: Mondo antropocene

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